Verso Avellino-Bari, Novellino: “Credo in questo momento della squadra”

34 punti, con una salvezza che dovrebbe girare sui 49-50, e poi chi vivrà, vedrà. Questo il traguardo da raggiungere per l’Avellino di Walter Novellino, che domenica al Partenio ospiterà un Bari in ripresa, dall’organico invidiabile. Fischio d’inizio, oggi alle 15.

Il mister biancoverde presenta la gara coi pugliesi, un match che si preannuncia scintillante anche sugli spalti: “Abbiamo degli acciacchi, ma lo spirito è giusto. Sarà importante per il nostro cammino, per la nostra salvezza“.

Una squadra che è in ripresa, nel mese che potrebbe decidere la stagione: “Credo molto in questo momento della squadra, in una crescita che rincorriamo sempre perché manca sempre qualcosa. Mi sarebbe piaciuto avere tutti a disposizione. Cerchiamo di recuperare, però è un momento che determina il nostro campionato”.

La barra dritta verso l’obiettivo finale: “Sappiamo dove vogliamo arrivare, dobbiamo arrivarci prima. Sono convinto che giocheremo senza alcun timore per la nostra classifica. E’ importante per dare continuità a questo momento buono”.

Infine, l’appello ai tifosi: “Serve il loro aiuto. Ad Empoli son stati determinanti, si sentivano. Sono convinto che devo portarli io, coi risultati. La sento in modo particolare questa partita”.

SANREMO 2018: FRANCESCHINI LANCIA IL PORTALE DELLA CANZONE ITALIANA, UN SECOLO DI MUSICA ONLINE

Oltre 200.000 brani gratuiti per un viaggio lungo cento anni dalle jazz band degli anni Venti passando per il rock e le canzoni d’autore

Presentato il nuovo sito del MiBACT www.canzoneitaliana.it, cento anni di musica per la prima volta in una sola raccolta: romanze e rock, brani d’autore e canzonette, pop nostrano e musica da ballo, i protagonisti di Sanremo, i canti di guerra e di liberazione, la musica popolare e quella di protesta.

Circa 200.000 canzoni in un unico catalogo, uno dei più grandi archivi sonori in Europa, nato grazie al prezioso lavoro dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (l’ex Discoteca di Stato) in collaborazione con Spotify, il servizio musicale svedese che per questo progetto permette di ascoltare gratuitamente i brani della seconda metà del 1900, nella loro versione originale certificata dall’Istituto.

Il sito è stato presentato questa mattina a Roma, nella sede della Stampa estera, dal direttore dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, Massimo Pistacchi, alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini e degli artisti MogolNicola PiovaniToscaAmbrogio Sparagna e Dj Coccoluto.

“Il portale presentato oggi ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la ricchezza della canzone italiana. Grazie a questo lavoro il patrimonio dell’Istituto Centrale per i beni Sonori e Audiovisivi è stato digitalizzato, per la prima volta messo online e reso fruibile gratuitamente. Un’operazione che ha consentito di assolvere al compito istituzionale dell’Istituto: documentare, valorizzare e conservare il patrimonio sonoro e audiovisivo nazionale.” Così ha dichiarato il Ministro dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso della presentazione alla stampa. “Il portale della canzone italiana – ha concluso il ministro –  è in linea con i principi della nuova legge sullo spettacolo che al suo primo articolo recita che la Repubblica riconosce il valore artistico della musica popolare d’autore”


Diviso in quattro grandi aree 1900-19501950-2000Tradizioni popolari e Contributi speciali, il Portale della Canzone Italiana mette a disposizione – in streaming gratuito – oltre 22mila brani provenienti dai fondi dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi corredati dalle schede degli storici musicali che hanno selezionato e contestualizzato decine di playlist tematiche. Una testimonianza completa del patrimonio musicale italiano, noto per la sua unicità in tutto il mondo, una vera e propria enciclopedia sonora, una bandiera musicale e, soprattutto, un ulteriore preziosissimo elemento per raccontare e promuovere l’Italia all’estero.
Il portale, fruibile in 7 lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese, giapponese), rappresenta il numero zero di un prodotto che nel tempo verrà arricchito e completato con nuove canzoni e quattro playlist al mese, aperte al contributo di importanti artisti.

•           La sezione 1900-1950 presenta arie da ballo, canzoni e canzonette, Napoli canta, Dialetto e Folklore, Politica e Propaganda, Canzoni e Guerra: una selezione di brani che spaziano da Giuseppe Verdi, l’autore più rappresentativo del melodramma ottocentesco, a Francesco Paolo Tosti, dalle prime melodie dei microfoni dell’EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) alle colonne sonore che hanno animato i successi del grande schermo, dalla canzone napoletana frutto di poeti, drammaturghi e musicisti – di cui Caruso fu il rappresentante più celebre a livello internazionale – alle serenate e agli stornelli. E ancora i brani della propaganda politica, le canzoni della Seconda Guerra Mondiale e i Canti dei Partigiani, gli inni e i canti patriottici dal Risorgimento all’Unità nazionale, dalla Grande Guerra al Ventennio, fino a quelli della Resistenza.

•           Nella sezione 1950 – 2000 irrompono il rock ’n roll, il boogie woogie e il twist come musica da ballo come primi segnali di una cultura giovanile internazionale che sta cambiando, proprio mentre nel 1951 la RAI lanciava Sanremo, il Festival della canzone Italiana e le sigle dei primi programmi televisivi. Non tarda a scoppiare la commedia musicale made in Italy, mentre la canzone napoletana si rinnova e si apre la stagione dei cantautori. Si aggiungono i brani dei festival come il Cantagiro prima e il Festivalbar dopo, in cui si mescolano note rock, pop e progressive. Grande spazio alle canzoni politiche che hanno segnato gli anni della contestazione e agli ultimi vent’anni che hanno visto la contaminazione con stili internazionali come il rap e il reggae, assimilati dal panorama indipendente in maniera del tutto originale.

•           Tradizioni popolari è uno spazio interamente dedicato alla produzione di canzoni e di materiali espressivi da parte di informatori non professionisti: gente comune la cui voce e strumenti sono stati registrati sul campo a partire dagli anni sessanta. Al momento consiste in 300 brani, una campionatura delle musiche regionali. Qui numerosi documenti sono tratti dall’Archivio Etnico Linguistico-Musicale (AELM) dell’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi che costituisce una delle collezioni più interessanti e inedite per ricostruire la realtà culturale e linguistica delle regioni italiane.

•           Nella sezione Contributi Extra è possibile consultare notizie e curiosità di autori e artisti oltre alla Discografia nazionale della canzone italiana, l’archivio di dati che documenta la produzione discografica dall’inizio del secolo scorso fino ai nostri giorni. Nella sezione Mostre speciali un’inedita “gallery d’autore” con le copertine vintage dei dischi di Roberto Vecchioni, PFM, Massimo Ranieri, Gianni Morandi, Ivan Graziani e i Nomadi, firmate da Andrea Pazienza, Milo Manara e Tanino Liberatore.

•           Tutte le sezioni sono arricchite con playlist create ad hoc dagli storici musicali Luciano Ceri e Paolo Prato che ‘suggeriscono’ percorsi per orientarsi al meglio tra gli artisti e le sonorità dell’inestimabile patrimonio sonoro di oltre un secolo di canzone italiana.

Oltre ad offrire una panoramica completa della musica italiana, il portale ne documenta le origini popolari, anche attraverso il patrimonio di registrazioni inedite dell’Istituto Centrale per i beni Sonori e Audiovisivi (ICBSA), ma anche quelle colte, con le arie e romanze della produzione a 78 giri risalente ai primi del Novecento.

IL 2018 È L’ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO CULTURALE!

Un anno per scoprire il nostro patrimonio culturale, in tutte le sue manifestazioni materiali, immateriali e digitali,quale espressione della diversità culturale europea ed elemento centrale del dialogo interculturale.
Un anno per riflettere e dialogare sul valore che il patrimonio culturale riveste per la nostra società e per mostrarne a tutti l’importanza nei diversi settori della vita pubblica e privata. Un anno per godere del nostro patrimonio imparando ad averne cura.

Il patrimonio racconta storie, viene costantemente reinterpretato, è in continua evoluzione.
Il successo dell’Anno dipende da tutti. Siamo tutti invitati a pensare e organizzare iniziative nuove, eventi che mirino a coinvolgere soprattutto chi nei diversi settori non si è ancora avvicinato al patrimonio, con un occhio di riguardo per i giovani, i bambini e gli anziani.

2018 ANNO DEL CIBO ITALIANO

Un calice di vino nella mano di Bacco, piatti abbondanti di cacciagione, pesci e crostacei per un banchetto luculliano, ceste ricolme di grappoli d’uva, pani, mele e melograni, cascate di ciliegie di tutti i pantoni di rosso. È l’arte a riconoscere per prima la valenza culturale del cibo, il suo valore simbolico, sociale ed estetico, oltre che vitale, dall’epoca greco-romana fino all’avvento del barocco e al contemporaneo. Così il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, inaugura il 2018 Anno del Cibo Italiano con una campagna social tutta incentrata su alimenti e piatti d’autore, quelli realizzati con tempera e chiaro scuro, in marmo o su ceramica, belli da concepirne profumo e gusto.


L’account Instagram @museitaliani posta e condivide circa 50 locandine digitali, tra le quali figurano la stele di Karo al Museo Egizio di Torino, la Cena con sponsali di Gherardo delle Notti, la Natura morta con peperoni e uva di Giorgio De Chirico, così come le sculture di Darren Bader al Museo Madre di Napoli e i manifesti pubblicitari conservati al Museo Salce di Treviso. Non potevano poi mancare l’Ultima Cena di Leonardo, gli affreschi di Pompei, le nature morte della Villa Medicea di Poggio a Caiano e i dipinti della Scuola Napoletana.
Le regole della campagna social non cambiano: continua l’invito a visitare gli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani, a cercare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano.
Annunciato dai Ministri Franceschini e Martina lo scorso giugno, il 2018 Anno del Cibo Italiano valorizzerà e promuoverà l’intreccio tra cibo arte e paesaggio, che rappresentano i migliori attrattori culturali del nostro Paese. La condivisione delle foto diventerà un reportage collettivo che, attraverso il cibo, racconterà anche la storia della nostra società, l’evoluzione del gusto, evidenziando quanto il patrimonio enogastronomico faccia parte dell’identità italiana.
Tutte le locandine della campagna dedicata all’#annodelciboitaliano sono disponibili su:www.beniculturali.it/annodelciboitaliano

NASCE FUMETTI NEI MUSEI: LA PRIMA COLLANA CHE RACCONTA I MUSEI STATALI ATTRAVERSO LE ILLUSTRAZIONI DEI PIÙ CELEBRI FUMETTISTI ITALIANI

Ventidue albi raccontano i musei italiani attraverso l’arte del fumetto. Nasce Fumetti nei Musei la collana di graphic novel ideata per la didattica museale, che inaugura un nuovo dialogo tra studenti e musei. L’iniziativa nasce dalla volontà di far conoscere ai ragazzi le collezioni dei musei italiani, attraverso un linguaggio inedito. L’obiettivo è quello di rendere la visita un’esperienza formativa e allo stesso tempo divertente. Il progetto prende vita dall’incontro tra i direttori dei musei italiani e alcuni tra i fumettisti più celebri del panorama nazionale, che hanno raccontato le collezioni del patrimonio museale italiano, attraverso storie di fantasia, prendendo spunto da elementi storici e artistici veri. Ognuno dei 22 musei metterà a disposizione dei servizi educativi il proprio fumetto gratuitamente per diffondere la conoscenza del proprio patrimonio e favorirne la fruizione.
Il progetto ha dato vita inoltre ad una mostra allestita presso l’Istituto Centrale per la Grafica – il più grande museo di stampe italiano –  in cui sono esposte (dal 21 febbraio al 1 aprile) tutte le immagini delle copertine degli albi, una selezione delle tavole a fumetti, gli schizzi e i bozzetti originali degli artisti. Al termine della mostra, che si concluderà il 1° aprile, tutte le stampe originali esposte entreranno a far parte del patrimonio dell’Istituto Centrale per la Grafica, costituendo così il primo importante nucleo di opere dell’Istituto legato all’arte del fumetto.
Fumetti nei musei è un progetto ideato e curato dall’Ufficio Stampa e Comunicazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, realizzato in collaborazione con Coconino Press – Fandango e con il supporto di Ales Spa, del Centro per i Servizi educativi (MiBACT) e della Direzione Generale Musei (MiBACT).
I 22 volumi della prima edizione del 2018 hanno visto l’incontro tra: la Galleria Borghese e Martoz, la Galleria dell’Accademia di Firenze e Tuono Pettinato, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e LRNZ, la Galleria Nazionale dell’Umbria e Andrea Settimo, la Galleria Nazionale delle Marche e Maicol&Mirco, le Gallerie degli Uffizi e Alessandro Tota, le Gallerie dell’Accademia di Venezia e Alice Socal, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica in Palazzo Barberini e Paolo Parisi, i Musei Reali di Torino e Lorena Canottiere, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e Lorenzo Ghetti, i Musei del Bargello e Otto Gabos, il Palazzo Reale di Genova e Fabio Ramiro Rossin, il Parco Archeologico di Paestum e Dr. Pira, la Pinacoteca di Brera e Paolo Bacilieri, la Reggia di Caserta e Maicol&Mirco, le Gallerie Estensi e Marino Neri, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Zuzu, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Vincenzo Filosa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e Squaz, il Palazzo Ducale di Mantova e Sara Colaone, il Parco Archeologico di Pompei e Bianca Bagnarelli, il Parco Archeologico del Colosseo e Roberto Grossi.
Fumetti nei Musei – la Mostra 
Istituto Centrale per la Grafica, Via della Stamperia, 6
22 febbraio – 1° aprile
Ingresso libero dal lunedì al venerdì ore 9/19
Fumetti nei Musei – Social
Instagram e Facebook #fumettineimusei @fumettineimusei
Roma, 21 febbraio 2017

I prossimi avversari della Scandone: la Cantù di Culpepper

La squadra di coach Sodini, di strada ne ha fatta e contro Avellino vorrà mettere sul parquet tutta l’energia per conquistare due punti.
Al momento, i canturini occupano la decima posizione a 18 p.ti, seppur a pari punti con Trento (ottava). Una vittoria significherebbe entrare in zona playoff: un motivo in più per rendere caldissimo a Desio.
Parliamo di una squadra capace di rifilare 105 punti all’armata EA7 Milano: assolutamente da non sottovalutare.
Ci saranno novità rispetto alle precedenti uscite: Randy Culpepper, vero cannoniere del team brianzolo, e Perry Ellis, che arriva dal campionato australiano, sono pronti a spostare gli equilibri contro la prima della classe.
Ma di seguito, il probabile quintetto iniziale: in cabina di regia, spazio a Jaime Smith, con David Cournooh da guardia e Jamie Chappell da tre, pronto a sparare di tutto nel canestro difeso dai biancoverdi.
Sotto canestro la strana coppia Burns-Thomas: una coppia che abbina punti a dinamismo, capaci di creare grattacapi ad una frontline decimata in casa Scandone.
Panchina di discreta qualità, con il beneventano Salvatore Parrillo, Giacomo Maspero, Davide Raucci e Andrea Crosariol (tornato prepotentemente in giro Nazionale).
Arbitra il trio composto da Seghetti, Rossi e Paglialunga. Palla a due, stasera alle 17.

MANETTE PER UN 40ENNE SORPRESO IN POSSESSO DI REVOLVER, COCAINA E CIRCA 23MILA EURO

Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari dell’Arma Irpina che hanno tratto in arresto un 40enne, ritenuto responsabile di spaccio di stupefacenti nonché porto illegale di una pistola.

I fatti si sono svolti questa notte a Chiusano San Domenico: l’intervento dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Avellino è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i Carabinieri svolgono con quotidiano impegno.

L’equipaggio dell’Arma, a bordo di auto civetta, dopo aver attentamente monitorato i movimenti di quel 40enne considerato di possibile interesse nella lotta a quella deplorevole piaga rappresentata dal traffico di stupefacenti, ritenuto giunto il momento di intervenire, procedevano al controllo.

L’idea di “averci visto giusto” trovava conferma all’esito della perquisizione personale e veicolare che gli operanti decidevano di eseguire: infatti, nelle tasche del giubbotto indossato dal soggetto, è stata rinvenuta una pistola a tamburo calibro 7,65 con tre proiettili, nonché tre dosi di cocaina, appunti vari relativi verosimilmente allo spaccio e la somma contante di 2.830 euro.

L’attività di polizia giudiziaria è stata estesa anche alla sua abitazione dove, nell’armadio della camera da letto, in un sacchetto di carta, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro ulteriori 20mila euro in contanti, probabile provento di tale illecita attività.

Il 40enne, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, veniva quindi dichiarato in stato di arresto e, successivamente alle formalità di rito, condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino.

Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Avellino, finalizzate anche a stabilire la provenienza di quell’arma da fuoco ed il possibile utilizzo fatto in azioni criminali.

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