Questa mattina presso lo scalo aereo di Capodichino, personale della Polizia di Frontiera ha notificato a un 55enne di Teora, il provvedimento del Tribunale di Avellino con il quale è stata disposta la misura del “Divieto di avvicinamento alle persone offese”.

L’uomo, rientrato oggi dal Marocco, suo paese d’origine, è indagato di maltrattamenti nei confronti della figlia ventenne, innescati dal rifiuto di accettare il suo stile di vita. 

L’attività prende spunto dalla denuncia presentata dalla vittima che, disperata dal clima di paura in cui era costretta a vivere, rivolgeva la sua richiesta di aiuto ai Carabinieri.

Attraverso una certosina e riservata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno accertato la veridicità dei fatti ricostruendo date, luoghi e modalità esecutive con cui si erano materializzate le condotte persecutorie, perpetrate nei confronti della ragazza con violenze fisiche e psicologiche, scaturite dalle abitudini perlopiù occidentali della ragazza, non condivise dal nucleo familiare e culminate con il fidanzamento con un giovane del posto.

L’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative dell’Arma, ha dunque emesso nei confronti dell’uomo il provvedimento in parola.