Pareggio sofferto, strappato dall’Us Avellino in casa contro il Pescara. Finisce 2-2 al termine di 90′ ricchi di palpitazioni, gioie ma anche delusioni.
Abruzzesi avanti nel primo tempo con Brugman, che sfrutta un’uscita di Lezzerini per sparare un palombella da centrocampo, che si insacca nel sette.
Per il pareggio bisogna aspettare la ripresa: Castaldo, al 14′ s.t. ha l’occasione dal dischetto, dopo il tocco di mano di Perrotta. Il bomber spiazza il portiere e fa 1-1.
Pareggio che però non motiva i biancoverdi, che collassano nella propria area e arriva l’inesorabile 1-2 pescarese: Mancuso sigla la rete del vantaggio, a porta vuota dopo una serpentina di Valzania dal limite.
L’Avellino prova a risvegliarsi, ma l’azione è molto confusa. Tuttavia, arriva la gioia del pari. E’ Di Tacchio, al 41′ s.t., a firmarlo con un bolide dal limite dell’aria, che si insacca nell’angolino alla destra del portiere.
Un gol che vale un punto, malgrado un assalto finale che per poco non costava caro al Pescara: per l’arbitro non è rigore di Gigi Castaldo, tra le proteste di squadra e pubblico. Finisce così: 2-2 e Avellino che rischia ancora, in piena lotta salvezza.