La maledizione del primo posto, meritato nella magica notte di Trento, ha creato troppe aspettative intorno a una Sidigas Avellino, forte, lunga, ma con qualche difficoltà sul piano caratteriale. Milano ha dimostrato di essere la più forte e ha sbancato il ‘Del Mauro’: è lei la regina di questo campionato. A questo, segue la sconfitta di Venezia in quel di Pistoia: le ‘scarpette rosse’ sono pronte a dominare.

LA GARA – Parte bene, benissimo la Scandone. Scrubb sorprende le certezze biancorosse, con 8 p.ti in 10′, e si rende un valore aggiunto nel primo quarto biancoverde. Gudaitis non ci sta e domina nel pitturato, domando uno Zerini, costretto al ruolo di pivot dalle assenze di N’Diaye e Lawal.

Fesenko e Leunen fanno ben sperare: i 12 p.ti del primo e le 6 assistenze coi 4 rimbalzi del secondo, proiettano Avellino avanti sul 37-34 allo scadere dei primi 20′.

Al rientro sul parquet, Milano si rende subito superiore, conquistando il primo vantaggio della gara, coi colpi di un ritrovato Goudelock. Avellino si affida ai terzi quarti di Dez Wells, che con le sue accelerazioni mette in difficoltà le buone difese dei lombardi. Si va sul punto a punto fino agli ultimi minuti del terzo periodo, prima che Milano acceleri e scappi sul 54-57, a 10′ dal termine.

E’ l’inizio della fine: Filloy inizia a sparare triple impossibili, Avellino non entra più nel pitturato e Milano si fa preferire, con un brillante gioco di squadra. Jerrells e Pascolo danno il la alla sesta sinfonia consecutiva dell’EA7, raggiungendo anche la doppia cifra di vantaggio. Avellino ci prova, ma la palla non vuole entrare.

E finisce così, con il secondo 75-82 dopo quello a Varese, che fa tornare Avellino sulla terra. Il traguardo playoff sembra già conquistato, ma uno sguardo a chi c’è dietro, va dato: 4 punti di vantaggio non sono tantissimi.