Avellino, Cabezas torna a casa

Il neo-acquisto biancoverde, appena approdato in Irpinia, torna a casa in attesa del suo primo figlio. Tra una settimana il ritorno alla corte di Walter Novellino. 

CONTROLLI AI NEGOZI CINESI DA PARTE DEI CARABINIERI: DENUNCE E SEQUESTRO DI PRODOTTI PER UN VALORE DI 15MILA EURO.

I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno effettuato specifici controlli finalizzati al contrasto della contraffazione e ad evitare l’immissione al consumo di beni posti in vendita senza essere stati assoggettati alle procedure di certificazione previste dalla vigente normativa: prodotti potenzialmente pericolosi per l’eventuale incauto acquirente.

All’esito del controllo effettuato presso alcuni negozi cinesi, i Carabinieri delle Stazioni di Lioni e di Sant’Angelo dei Lombardi hanno rilevato irregolarità connesse con la detenzione e la rivendita di vari prodotti riportanti marchi contraffatti o privi del marchio di conformità “C E” (che dev’essere riportato su ogni confezione), apponendo come unica modifica all’originale solo uno spazio minore fra le due lettere e dandogli un diverso significato ovvero “China Export”.

Centinaia gli articoli che i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro, ritenuti non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive o regolamenti comunitari applicabili, in particolare giocattoli, cosmetici e svariati accessori elettrici per un valore commerciale di circa 15mila euro.

Per le irregolarità riscontrate, a carico di due commercianti di origini asiatiche è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino poiché ritenuti responsabili dei reati di Introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi nonché Tentata frode nell’esercizio del commercio.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino mette in guardia i consumatori: il marchio originale europeo di conformità è composto dalle lettere C E ricavate da due cerchi e quindi nell’originale, fra la C e la E dev’esserci almeno la metà della larghezza della C. Se le lettere C ed E sono molto più ravvicinate si tratta evidentemente di un falso.

GROTTAMINARDA (AV) – LANCIA UNA BOTTIGLIA DI VETRO AI CALCIATORI DEL “GROTTA 1984”: DENUNCIA E DASPO PER UN TIFOSO DI SERINO.

Durante il weekend appena trascorso, i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, oltre ai regolari servizi disposti dal Comando Provinciale, hanno effettuato i necessari dispositivi per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in concomitanza con i vari incontri di calcio minore, disputati negli impianti sportivi del territorio di competenza.

Al termine della gara di calcio “Grotta 1984 – Serino”, che si è tenuta nel pomeriggio di domenica presso lo stadio comunale di Grottaminarda, i Carabinieri della locale Stazione, presenti sul posto per servizio di ordine pubblico, hanno colto nella flagranza del reato un 65enne di Serino mentre, dagli spalti destinati alla tifoseria della squadra ospite, lanciava una bottiglia di vetro ai calciatori del Grotta, fortunatamente senza colpirne nessuno.

Bloccato ed accompagnato in Caserma, successivamente agli accertamenti di rito per il 65enne è scatta, oltre alla proposta per l’emissione del DASPO (il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive), la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento perché ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 6 bis comma 1 della Legge 401/1989 (Lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive).

VIGILANZA RAFFORZATA: ARRIVA IN IRPINIA LA SQUADRA ANTI-TERRORISMO DEI CARABINIERI.

Il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha disposto anche in Irpinia l’impiego delle squadre specializzate anti-terrorismo.

Si tratta di unità speciali, messe in campo d’intesa con il Ministero dell’Interno, composte da Carabinieri appositamente selezionati ed addestrati alle tecniche di tiro e al combattimento in aree urbane, in grado di fronteggiare le situazioni più particolari, dotati di un equipaggiamento speciale tra cui armi lunghe d’assalto, giubbotti e caschi antiproiettile nonché speciale attrezzatura in uso normalmente ai reparti d’élite dell’antiterrorismo. 

Tali squadre permettono al Comando Generale dell’Arma di disporre di unità di manovra di prima risposta antiterrorismo versatili e configurabili secondo le necessità del momento e con brevi tempi di intervento. Rappresentano la prima risposta a eventuali minacce terroristiche, in grado di arginare tempestivamente possibili incursioni armate, anche con l’uso della forza. Uomini addestrati ad entrare in azione in un breve lasso di tempo (ad es. attacchi a fuoco verso gruppi di persone, raid isolati all’indirizzo di cittadini comuni o esponenti delle istituzioni). Sono integrate da tiratori scelti, operano secondo precise regole di ingaggio e svolgono compiti di sorveglianza e ricognizione dei territori loro affidati con il massimo rigore e sono in grado di operare negli ambienti più diversi.

La “S.O.S. – Squadra Operativa di Supporto” dispiegata in Irpinia, proveniente dal 10° Reggimento Carabinieri Campania di Napoli, opera già da alcuni giorni e viene impiegata in attività di vigilanza dinamica di luoghi ritenuti sensibili ed in luoghi di maggior concentrazione di persone, dove la loro presenza può svolgere da deterrente, concretizzando l’attività di prevenzione e incidendo sulla percezione della sicurezza.

In pratica le unità S.O.S. non intervengono solo per fronteggiare e ridurre i danni tipici di un attacco terroristico, ma possono, come in questo caso, fornire supporto e integrano la struttura territoriale dell’Arma, irrobustendo il dispositivo di controllo del territorio e rappresentano un “moltiplicatore di forze” sul territorio a supporto dei dispositivi di sicurezza approntati dalle Stazioni e dalle Compagnie Carabinieri.

PUBBLICATO IL BANDO DI CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER L’ARRUOLAMENTO DI 61 ALLIEVI UFFICIALI PRESSO L’ACCADEMIA DELLA GUARDIA DI FINANZA – ANNO ACCADEMICO 2018/2019.

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – 4 a Serie Speciale – nr. 13 del 13 febbraio 2018, è stato pubblicato il concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione di 61 allievi ufficiali del ruolo normale – comparti ordinario e aeronavale – all’Accademia della Guardia di Finanza per l’anno accademico 2018/2019. I posti disponibili sono così ripartiti: a) 55 (cinquantacinque) destinati al comparto ordinario; b) 6 (sei), destinati al comparto aeronavale, suddivisi così come segue: (1) 3 (tre) riservati alla specializzazione “pilota militare”; (2) 3 (tre) riservati alla specializzazione “comandante di stazione e unità navale”. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 15 marzo 2018 e riguardare uno solo dei predetti comparti e specializzazioni. Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che: – abbiano, alla data del 1° gennaio 2018, compiuto il diciassettesimo anno di età e non abbiano superato il giorno del compimento del ventiduesimo anno d’età (siano nati, cioè, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1996 e il 1° gennaio 2001 – estremi inclusi); – siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute; – non essendo in possesso del previsto diploma alla data di scadenza per la presentazione delle domande, lo conseguano nell’anno scolastico 2017/2018. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all’indirizzo “concorsi.gdf.gov.it”, seguendo le istruzioni del sistema automatizzato. I concorrenti, in possesso di un account di posta elettronica certificata (P.E.C.), dopo aver effettuato la registrazione al portale, potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione. Sul predetto sito internet è possibile acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sul concorso e prendere visione del bando.

OPERAZIONE “NEL NOME DEL PADRE”

I militari del Comando Provinciale di Foggia, dall’alba di oggi, stanno dando esecuzione ad una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, per i reati di detenzione illegale di armi e tentata evasione dal carcere di Foggia, nei confronti di nove soggetti tutti ritenuti contigui alla cosca criminale attiva nel territorio di Mattinata (FG) – Vieste (FG), già capeggiata da Mario Luciano ROMITO, il noto pregiudicato di Manfredonia vittima dell’agguato mafioso del 9 agosto 2017, in Apricena (FG), in cui perirono anche il cognato e due fratelli imprenditori incensurati. I dettagli dell’operazione verranno resi noti durante la conferenza stampa indetta per le ore 11.00 odierne presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia.

Operazione “Paper-one” Agenzia delle entrate e Gdf individuano un giro di fatture false per 30 mln di euro Coinvolte anche imprese fornitrici di varie Pubbliche Amministrazioni

La Guardia di Finanza di Milano e la Sezione Lombardia del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle entrate hanno individuato un articolato sistema di frode in materia di Iva che vede implicate diverse aziende, sia nazionali che comunitarie. L’attività di indagine ha preso le mosse da controlli mirati dell’Agenzia delle entrate nei confronti di imprese abilitate al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Me.P.A.), operanti nel settore della fornitura di carta e prodotti per ufficio. Si tratta di società che rifornivano, soprattutto, diverse Amministrazioni Pubbliche, tra cui la Guardia di Finanza di Milano, varie Aziende Sanitarie Locali, alcuni Comuni lombardi e piemontesi e la stessa Agenzia delle entrate. I controlli effettuati hanno consentito di portare alla luce un sistema di evasione dell’Iva, con la conseguente alterazione del normale funzionamento del mercato e delle regole della concorrenza. Le attività di verifica sono state eseguite con il coordinamento della Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, anche attraverso perquisizioni e sequestri di documentazione. Il sistema di frode, comunemente noto come “frode carosello”, ha assunto una dimensione transnazionale, con il coinvolgimento non solo di 13 imprese nazionali, ma anche di 5 aziende comunitarie, operanti in Francia, Spagna, Belgio, Austria e Germania. Nel corso delle analisi svolte congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle entrate, sono state individuate 10 società che hanno ricoperto il ruolo di “missing traders”, ossia di società fantasma interposte tra i fornitori comunitari ed i reali acquirenti della merce. L’ideatore della frode, F.S., anni 39 di Monza, poneva a capo delle compagini fittizie diversi “prestanome”, sprovvisti di qualsiasi conoscenza dei meccanismi aziendali, alcuni dei quali già gravati da pregiudizi in campo penale tributario. La creazione di questi sodalizi era finalizzata a emettere fatture per operazioni soggettivamente inesistenti nei confronti di tre società, reali beneficiarie della frode, le quali si sono avvalse consapevolmente di un giro di false fatture per un imponibile di 30 milioni di euro. L’importo complessivo dell’Iva evasa dal 2010 al 2015 è di circa 14 milioni di euro. L’attività investigativa ha portato a 14 denunce per violazioni della normativa penale tributaria e una per il reato di favoreggiamento, per le quali la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio.

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