NICOLA DILUISO

Cinquantamila assunzioni nella pubblica amministrazione, in Campania. Ora è possibile. Mentre nella scorsa tornata elettorale il M5S si è affidato all’impegno per l’attivazione del reddito di cittadinanza, il Pd, o meglio il governatore della Campania Vincenzo De Luca, scende in campo per attuare assunzioni dirette. La scommessa è tutta legata ad un progetto ambizioso In che modo? Con l’utilizzo di 700 milioni di euro da attingere dal bilancio regionale e dai fondi europei. Il tutto è stato reso possibile grazie ad un Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso autunno tra l’ente di Palazzo Santa Lucia ed il Governo centrale: la Campania come “amministrazione pilota” per la riforma Madia. Due i capisaldi attorno a cui tracciare la strada delle assunzioni: da una parte la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, dall’ altro il superamento del turnover, con lo svecchiamento del personale. Stando ai numeri, infatti, si scopre come nella nostra regione soltanto il 3% dei dipendenti pubblici (270mila) ha meno di 35 anni, mentre la percentuale più alta riguarda gli over 60. Insomma, la svolta immaginata e pianificata non è poi così tanto lontana. Del resto al sacrificio del capitolo nel bilancio regionale, da contraltare vi è un abbattimento dei costi sulle nuove assunzioni. Gli step previsti riguarderanno innanzitutto l’individuazione del fabbisogno forza-lavoro e poi l’indizione di un concorso regionale. Il progetto prevede la stabilizzazione entro tre anni dal primo contratto lavorativo sottoscritto. E ci sono persino le cifre salariali: si parte dai 900 euro per il primo anno sino ai 1300 euro del terzo.