Una vittoria per risorgere. L’Avellino ci prova. Dopo una settimana di passione, culminata con la sconfitta interna ad opera del Parma, nel lunedì dell’Angelo la formazione irpina è chiamata a misurarsi contro il temibile Bari, ugualmente uscito con le ossa rotte dall’ultima esibizione di campionato. La gara, valevole per la 29esima giornata, fu rinviata per la morte di Davide Astori. Contro i pugliesi, come dire,  sarà – e non solo per l’accesa rivalità – una battaglia all’ultimo respiro. Ma se per i biancorossi – saldamente in zona play off a quota 50 – un risultato negativo non rappresenta certo un problema, per gli avellinesi perdere significherebbe davvero compromettere un’intera stagione. Intanto per la già precaria condizione di classifica – 36 punti, uno in più della zona rossa -, in secondo luogo per ciò che si determinerebbe in seno alla panchina. Il presidente dell’Avellino Walter Taccone, nel corso della settimana è stato chiaro: “Se non ci sarà la svolta, Novellino farà le sue valutazione”. Potrebbe, dunque, essere la classica gara da ultima spiaggia quella odierna per il tecnico biancoverde. Che, intanto, per l’appuntamento pomeridiano (fischio d’inizio ore 15, arbitra Rapuano di Rimini) per scelta, ma anche per costrizione (squalificato Di Tacchio, infortunati Bidaoui e Gavazzi) disegnerà un centrocampo inedito, formato dalla coppia centrale Moretti-De Risio. Lungo le corsie esterno ecco Cabezas e l’albanese Vajushi: soluzione che consente al tecnico di Montemarano di far interscambiare i ruoli. Novità anche in difesa, dove, davanti a Lezzerini (Radu out per infortunio) agiranno Ngawa a destra, centrali Morero e Kresic, mentre a sinistra Marchizza è favorito su Rizzato.

Matteo Ardemagni

L’assenza del gol sta pensando sulla testa del calciatore, ma anche sull’ economia di squadra. Così mister Novellino sembra intenzionato ancora una volta a dare fiducia al bomber Ardemagni, a secco da mesi, per riassaporare la gioia del trionfo. Tante le soluzioni per provare ad alimentare la prolificità del calciatore milanese: Asencio (favorito), poi Castaldo ed il fantasista Morosini. Di contro, mister Grosso dovrà rinunciare a Anderson e Brienza due pezzi da novanta. Davanti a Micai, coppia centrale composta da Morrone e Gyomber, Sabelli a destra, D’Elia favorito a sinistra. L’albanese Basha avrà il ruolo di disegnare geometrie in mediana, coadiuvato dagli esterni Tello e Henderson. Ariete centrale, nel 4-3-3, l’ex cagliaritano Nenè (favorito su Kozak), con Improta largo a sinistra. A destra il beniamino del popolo barese, Galano, potrebbe spuntarla su Cissè.